1. Percorso per giovani e/o adulti che chiedono l’iniziazione cristiana.
1. Descrizione della figura
Ci riferiamo a persone totalmente lontane da un’esperienza cristiana e che potrebbero non avere nessuna conoscenza del messaggio. Queste possono provenire dalla tradizione religiosa culturale occidentale oppure da altre esperienze religiose, come pure da un agnosticismo e ateismo totale.
Hanno in comune un iniziale interesse per l’esperienza cristiana (per la figura di Cristo o della Chiesa) che può generare una prima adesione al progetto cristiano e di vita nella comunità.
L’itinerario previsto prepara alla comprensione e accoglienza del sacramento dell’iniziazione e accompagna l’inserimento nella comunità. L’adulto “iniziato” dovrà essere un cristiano reso capace ad entrare in una comunità adulta nella fede. La sua formazione seguirà con gli itinerari di Mistagogia.
Compito fondamentale di questo percorso è di aiutare a comprendere le motivazioni autentiche del cammino di iniziazione e di offrire una esperienza essenziale della vita cristiana che sia base per il cammino di maturità.
2. Obiettivi/competenze
Il percorso richiede una particolare competenza del catechista al quale si richiede equilibrio e sensibilità nel considerare il passato delle persone che gli sono affidate, una fede profonda e matura che deve trasparire come testimonianza, che sottolinei in senso vitale i contenuti che vengono presentati. Sappiamo quanto sia necessaria la testimonianza visibile della comunità soprattutto nella celebrazione e nella fede vissuta in una fraternità operosa. Questi due elementi sono importanti quasi quanto il messaggio che si deve annunciare, anche perché, nella persona di Gesù, questo messaggio è veicolato proprio da questi due elementi: una carica di umanità e di amore e una comunità al servizio del Regno.
Si possono prevedere questi obiettivi, che corrispondono ad altrettante competenze:
- Verificare le motivazioni iniziali. È indispensabile conoscere le motivazioni che spingono queste persone a chiedere il Battesimo. Queste possono essere le più svariate, anche perché legate indubbiamente al carattere personale e all’esperienza precedente.
- Prendere coscienza e valutare la personale esperienza umana e religiosa. Fermo restando la organicità dei contenuti, occorrerà adeguarsi alla motivazione di ogni persona. Sarà altrettanto necessario non demolire e non criticare le esperienze pregresse, ma valorizzare le parti positive e armonizzarle col messaggio cristiano, cosa che è certamente possibile.
- Comprendere e aderire all’essenziale della proposta di vita cristiana e della figura di Gesù di Nazareth. Trasmettere il nucleo essenziale della fede cristiana; solo dopo aver ricevuto dei feed-back rassicuranti sull’avvenuta comprensione e adesione, ci si può addentrare nei particolari.
- Inserire nella vita della Comunità. Organizzare e coordinare i modi di questo inserimento verificando il calore dell’accoglienza e la pari dignità di tutti, anziani e neofiti e l’inizio della condivisione della missione della comunità.
3. Esperienze
I contenuti specificati negli obiettivi dovranno essere affiancati da esperienze che facciano vivere quanto trasmesso a voce.
- L’Accoglienza. La prima e fondamentale esperienza risiede nella relazione affettiva e testimonianza delle persone che si incontrano partecipando alle attività della comunità. La testimonianza:
- del catechista quando racconta la propria conversione e il proprio cammino;
- della comunità nel corso di celebrazioni, incontri e momenti conviviali, dai quali deve trasparire la quotidianità dell’essere cristiani.
- Le celebrazioni proprie della Iniziazione Cristiana (e previste dal Rica).
- I colloqui progressivi (con il parroco) e finali che servano per personalizzare il sviluppo della dimensione spirituale e come verifica del cammino fatto.
4. Nuclei tematici
Sono ispirati al Rica.
- Precatecumenato. Attività narrative per la comprensione della motivazione della richiesta e la ricostruzione del vissuto personale umano e religioso. Preparazione di un atto di richiesta per la celebrazione dell’Iscrizione al Catecumenato.
- Catecumenato e itinerario di evangelizzazione. L’esperienza religiosa di Gesù, la sua fede e la causa del Regno; la prassi di Gesù; l’esito della sua missione e la sua coerenza nel fare la volontà del Padre; l’intervento di risurrezione di Dio che dichiara Gesù Signore e permette a Lui di rimanere presente nella storia; la nuova convocazione dei discepoli e l’esperienza del dono dello Spirito; la vita della comunità delle origini; la Chiesa del Concilio Vaticano II; preparazione della celebrazione della traditio symboli del Credo.
- Catecumenato e itinerario di catechesi. Comprensione del personale cammino umano (i livelli di maturità raggiunti); riformulazione del personale progetto di vita per aderire al Discorso della Montagna: Beatitudini, vita nella radicale non violenza e antitesi evangeliche. Esperienza della paternità di Dio; il Padre Nostro (preghiera e celebrazione liturgica). Individuazione delle personali resistenze e sviluppo della dimensione penitenziale della vita cristiana. Celebrazioni dell’aiuto di Dio (esorcismi); scrutini e verifica del cammino; celebrazione dell’iscrizione sacramentale.
- Catechesi sacramentale. I segni della presenza di Dio nell’accompagnamento del popolo di Israele; il dono del Mistero Pasquale; Cristo sacramento del Padre e esperienza dello Spirito. Il linguaggio del sacramento dell’iniziazione; liturgia della Iniziazione nella celebrazione della Pasqua: inserzione in Cristo, confermati e resi capaci di missione, membri del popolo eucaristico e in comunione con lui per la missione.
Alcuni elementi tematici di questo percorso coincidono, ovviamente, con i percorsi successivi che sono, per questo, quasi di re-iniziazione.
5. Indicazioni per la comunicazione
- Tutte le tappe del percorso evolutivo umano seguono la logica della gradualità; ogni elemento di novità deve necessariamente poggiare su un livello di acquisizioni precedenti, che vanno a costituire la base di ogni successiva integrazione. Per questo la valutazione attenta della situazione di partenza del catecumeno è essenziale per il raggiungimento dell’obiettivo che il percorso si prefigge. E’ abbastanza intuitivo, per esempio, quanto differenti possano essere le esperienze e le motivazioni di una persona che ha sempre perseguito obiettivi concreti e materiali senza mai, fino ad oggi, interrogarsi sul senso da dare alla vita, da quelle di chi proviene da esperienze spirituali ed umane magari lontane dal cristianesimo, ma ugualmente intense e profonde. Il terreno su cui far radicare la fede in Cristo è così vario che dobbiamo conoscerlo bene perché le radici possano far presa e germogliare.
- Essere adulti nella fede presuppone un buon livello di integrazione e di maturazione umana, che spesso non corrisponde all’età anagrafica. Un’adesione consapevole a Cristo è il risultato dell’incontro di due maturità: quella del catecumeno e quella della comunità che l’accoglie, di cui il catechista dovrebbe essere l’espressione. Un processo di crescita autentico non può necessariamente essere svolto in tempi brevi; come per lo sviluppo di un bambino richiede molta pazienza ed attenzione
- Dare solennità ai momenti di passaggio del processo di crescita è, da sempre, per l’uomo una modalità importante per consolidare il cammino di maturazione (Cfr. riti di iniziazione). Evidenziare, drammatizzando, il passaggio è utile per trasformare quel momento in una esperienza vitale.
Sarà particolarmente importante fare attenzione al linguaggio, che dovrà essere piano e narrativo, pur nella precisione dei termini e dei contenuti. Sarà necessario che il catechista si renda conto dello stato spirituale di ciascuno e si adegui in modo da non demolire convinzioni senza contemporaneamente sostituirle con altre. Pertanto è necessaria una comunicazione molto personalizzata, che si svolga in modo narrativo e biografico.