URBANIANA i risultati del gruppo catechesi missionaria

tutti i materiali degli studenti
seminario_relazionistudenti

Relazione di sintesi

Prof. Luciano Meddi

Gli studenti che hanno partecipato al gruppo di studio “Catechesi missionaria” hanno analizzato 13 artt. di pubblicazioni della Facoltà e Istituto a partire dal 1980. Attraverso questa analisi hanno potuto ricostruire la progressione della riflessione circa la identità e compiti della CM, le fonti maggiormente utilizzate e le indicazioni di vie per la realizzazione. Questi i risultati

1. L’art. di Metzler (1980) ci permette di comprendere il punto di partenza. Le istruzioni della congregazione di Propaganda Fide intendevano CM come la catechesi svolta nei paesi di missione; essa consiste nella spiegazione della dottrina (catechizzare) tenendo anche in conto dei possibili adattamenti metodologici.

2.Tra gli anni ’30 e ’60 la CM venne a significare lo spostamento di accento nelle finalità della catechesi: da catechesi della dottrina alla catechesi per l’adesione alla fede Si realizzò attraverso un rinnovamento delle fonti del messaggio (J. Jungmann e J. Hofinger) e una attenzione alla realtà dei destinatari. Nel contesto della Missio ad gentes si definì pre-evangelizzazione o pre-catechesi intesa come comprensione di quegli aspetti della cultura che permettevano di interessare i non credenti al Vangelo (A. Nebreda). In Europa come catechesi antropologica (Seumois 1986). Il concilio con CD 14 approvò sostanzialmente questa prospettevia del rinnovamento catechistico “chiamato missionario”

3. Con la Conferenza di Medellin e la precedente Settimana catechetica si elaboro la formula “catechesi evangelizzatrice”. Questa formula assumeva l’idea di primato della fonte biblica del rinnovamento kerigmatico-missionario con lo scopo di rievangelizzare le comunità sacramentalizzate e quindi nella prospettiva della Nuova Evangelizzazione. Il compito evangelizzatore veniva affidato alla catechesi.

4. La necessità di una azione missionaria anche in Europa ha sviluppato una idea di CM intesa come catechesi che si fa carico dello stesso annuncio (primo o rinnovato) (cf. a vario titolo: Giglioni 1985; Colzani 1992). Nello steso tempo alla catechesi viene affidato anche il compito di realizzare le diverse forme di catecumenato in vista della Iniziazione Cristiana. Queste istanze hanno trovato sistemazione nel recente Direttorio generale per la catechesi (1997)

5. Una riflessione complessiva (Cavallotto 1993) definisce CM: la catechesi realizzata nei paesi di missione (giovani chiese); la catechesi che collabora con la pastorale di evangelizzazione e nuova evangelizzazione; lo sviluppo della dimensione missionaria della identità e testimonianza cristiana; il compito di accompagnamento della conversione verso il battesimo.

***

6. Circa la identità della CM si può affermare un progressivo cambiamento. Dalla catechesi neidei paesi di missione, alla catechesi che si occupa della fede. Il tema della fede viene inteso come qualità del messaggio opp. della sua significazione per la vita quotidiana opp. come studio delle nuove forme dell’annuncio.

In vista di questa finalità la CM sottolinea oggi alcune dimensioni specifiche e ancora da realizzare nei programmi catechistici (Meddi 2010).

  • La necessità di inculturare il messaggio (Lourdusamy, 1980; Scalzotto 1980) in modo che si realizzi uno stretto rapporto tra fede e cultura. uguale impegno si avrà nella studio del rapporto tra messaggio e dialogo interreligioso (Zago, 1980).
  • Il rinnovamento degli approcci complessivi alla evangelizzazione o NE: la narrazione e il linguaggio mediale.
  • L’attenzione allo sviluppo della fede nel costante rapporto tra proposta e persona, cioè nella prospettiva del sostegno della “risposta di fede e abilitazione alla vita cristiana”. Sia nel momento della iniziazione cristiana attraverso lo studio delle forme più adeguate di catecumenato.
  • Sia nella prospettiva della interiorizzazione del messaggio e integrazione fede-vita.
  • Sia nella mistagogia o abilitazione a vivere le competenze della vita cristiana.

7. In sintesi: in futuro la CM si troverà a svolgere due responsabilità

  • Le diverse forme di sostegno alla evangelizzazione. In questa prospettiva si consiglia di provvedere le comunità diocesane di una specifica ministerialità per non impoverire le comunità del compito specifico della catechesi che rimane la formazione cristiana.
  • Educare la risposta di fede e formare la vita cristiana come sviluppo della “personalità cristiana”. Soprattutto questa responsabilità avviene attraverso il rapporto tra Teologia della Missione e Scienze Umane.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci »
Torna in alto