L. Meddi, Il Primo Annuncio. Questione di narrazioni e racconti, Elledici, Torino 2019
Si è diffusa l’idea che il problema della Nuova Evangelizzazione (NE) sia solo la modalità di presentare il messaggio cristiano. Un uso affrettato e non riflesso dell’espressione Primo Annuncio genera l’attuale situazione di semplificazione missionaria di tutto il processo di Evangelizzazione-azione.
L’Evangelizzazione della Chiesa inizia quando essa riconosce che il primo e vero evangelizzatore è Dio. L’Evangelizzazione è simile alla sceneggiatura di un film. Il copione descrive le parole degli attori, ma soprattutto descrive lo sviluppo di una storia: personaggi, azioni, sentimenti, passaggi, svolte.
Se la rivelazione prima di essere una proprietà della Chiesa è una azione che Dio suscita in diverse culture, allora bisogna avere il coraggio di affermare che l’importanza e la funzione principale della rivelazione scritta (la Bibbia), di cui la Chiesa è custode ed ermeneuta, sia il ruolo ri-capitolativo e non sostitutivo… Con la conseguenza che il Primo Annuncio avrà il compito di ripensare la presentazione del Mistero Pasquale in modo che includa il ministero messianico di Gesù e le altre manifestazioni dell’agire dello Spirito nel mondo. L’esperienza pastorale e la teologia del XX secolo fanno emergere nuove narrazioni, cioè interpretazioni fondamentali del Kerygma utili per la Evangelizzazione
L’Evangelizzazione è la descrizione dell’insieme del processo: la sceneggiatura, il racconto o narrazione. Il suo compito è dare senso all’insieme. Il Primo Annuncio proprio per questo è fondamentalmente interpretazione fondamentale della fede in Gesù di Nazaret, cioè del Kerygma. Kerygma è sostantivo plurale.
La narrazione cristiana sembra essere in crisi profonda, è anch’essa uno dei grandi racconti che non interessano più gli uomini del nostro mondo occidentale. La crisi dell’annuncio è esplosa nel XIX secolo, un tempo molto difficile per la Chiesa caratterizzato dalla progressiva separazione tra religione e cultura. Il grande racconto della fede che sembra essere in crisi riguarda il senso della Morte e Risurrezione di Gesù! È necessaria una nuova narrazione del Mistero Pasquale?
L’esperienza pastorale e la teologia del XX secolo fanno emergere nuove narrazioni, cioè interpretazioni fondamentali del Kerygma utili per la Evangelizzazione.
La narrazione messianica; la narrazione spirituale; la narrazione psico-Spirituale; la narrazione secolare e a-religiosa
La pratica di pastorale Kerygmatica chiede di rinnovare il modo di narrare; in modo particolare la sintassi cioè il modo di far dialogare l’annuncio e le diverse persone e situazioni umane attraverso la pedagogia del narrare e raccontare.