La responsabilità dell'annuncio. 5. Necessità di una nuova «pastorale di annuncio»

L’itinerario tipico di evangelizzazione: dalla religione alla fede.

Nella realtà delle nostre comunità parrocchiali molti adulti non hanno avuto un incontro personale con la proposta di vita cristiana. Tutti avvertono questa urgenza e, tuttavia, non suoni strano se si afferma che non c’è consenso su quale possa essere un itinerario di massima per l’annuncio[3].

Abbiamo provato a delineare un percorso ideale di evangelizzazione degli adulti già in altri testi[4] che qui riprendiamo e sintetizziamo. Lo scopo è dare l’annuncio della proposta evangelica e aiutare una vera adesione a Gesù Cristo. Un itinerario di Annuncio si può organizzare tenendo conto che va indirizzato sia a coloro che sono invitati a condividere la fede di Gesù di Nazaret; sia a coloro che avendola già conosciuta non hanno sviluppato una adesione al messaggio.

Questa ipotesi di percorso[5] è indirizzata a coloro che, pur avendo ricevuto tutti o parte dei sacramenti, non hanno per intero una coscienza cristiana o, per vari motivi, sono diventati “lontani”; però conservano il desiderio di un’appartenenza, non solo sociologica, alla Chiesa e desiderano un approfondimento, in senso spirituale, dell’esperienza religiosa. L’itinerario potrà essere costruito seguendo una progressione che includa queste tappe e finalità:

  • Guarire le proprie ferite e sviluppare una visione positiva di se stessi perché per un cammino di fede è necessario avere una buona coscienza del proprio positivo per poter poi apprendere come è possibile da questa base sviluppare il progetto cristiano.
  • Comprendere la propria esperienza umana. Questo significa aiutare a prendere coscienza e valutare l’orientamento fondamentale della propria esistenza verificando la propria posizione riguardo ad alcuni temi della vita adulta.
  • Valutare e purificare le proprie rappresentazioni religiose. È il punto centrale. Nelle loro convinzioni religiose gli adulti che incontriamo o a cui proponiamo un cammino di rievangelizzazione sono il frutto della catechesi infantile che hanno ricevuto. Questa inevitabilmente è stata pre-scientifica e magico-sacrale. Spesso è rimasta al livello di un atteggiamento religioso generico, magari incline al devozionismo che si limita a desiderare gli interventi di Dio ma non riesce a cogliere l’immagine di un Dio Misericordioso che perdona e accoglie e neppure l’appello alla sequela a cui ci chiama il vangelo di Gesù.
  • Abilitare a comprendere in modo adulto le categorie del messaggio cristiano. Occorre continuare nella linea dell’aggiornamento del modo di interpretare e comprendere il messaggio cristiano. Una lettura “completa” finalizzata non solo a studiare la Bibbia ma a “farsi leggere, illuminare e guarire” dalla rivelazione salvifica di Dio cioè comprendere il Messaggio della fede come illuminazione della storia e delle persone. Anche la Liturgia e i Sacramenti vanno compresi nella linea della comunione con il Mistero Pasquale per l’esercizio della pratica messianica.
  • Aderire nella fede al progetto e mistero di Gesù di Nazareth. Tutto questo porterà alla decisione per il Cristo. Gli adulti non sono stati evangelizzati, cioè non sono stati mai aiutati a prendere posizione verso l’annuncio fondamentale proclamato con le parole e con le opere da Gesù. Per essi l’avvento del regno di Dio non costituisce l’orizzonte attraverso cui interpretare la vita personale e sociale, né viene riconosciuta l’importanza necessaria all’appartenenza ecclesiale, al sentirsi “pietre vive costituenti il nuovo Tempio”.

 

Il missionario o facilitatore della interiorizzazione del messaggio tenga presente che la formazione degli adulti non è sempre attività di coppia, ma avviene in genere che di ogni coppia ne viene uno solo, in genere la donna. È una cosa che è nella normalità, ma che può generare domande e attenzioni pastorali in modo tale che la coppia in quanto tale possa progressivamente partecipare anche se in modalità diversificate, magari nei momenti conviviali.

Si tenga inoltre presente che, progressivamente, il cammino rimette in discussione scelte e atteggiamenti delle persone. A volte la “conversione” non avviene e si tende a reinterpretare tutto nella prospettiva precedente o come conferma di essa. Ma a volte si creano forti ripensamenti e crisi. L’animatore dovrà seguire personalmente queste situazioni confortando e incoraggiando. Spesso questo è il momento di forti emozioni spirituali anche nella dimensione del sacramento della Riconciliazione.

Questo può generare anche una certa confusione e senso di smarrimento. L’animatore incoraggi il cammino e modifichi la sensazione di eccessivo individualismo.



[1] Grillo A., Riti che educano. I sette sacramenti, Cittadella, Assisi 2011; La risorsa educativa della liturgia, in Rivista Liturgica, 2011,98.

[2] Ronco A., Integrazione psichica e virtù: elementi di una psicologia delle virtù umane, in Seminarium, 1969, 3, 531-544; Del Lago G., Dinamismi della personalità e Grazia. Innesto dello sviluppo cristiano nello sviluppo psichico, Elledici, Torino 1970 Sovernigo G., Religione e persona, Edb, Bologna 1988; Id. Educare alla fede. Come elaborare un progetto, Edb, Bologna 1995.

[3] La Propositio n. 9 a termine del recente Sinodo per la Nuova Evangelizzazione chiede al Papa un Compendio per la NE. “Questo compendio includerebbe: insegnamento sistematico sul kerigma nella Scrittura e nella Tradizione della Chiesa cattolica; insegnamenti e citazioni di santi missionari e martiri nella nostra storia cattolica, che ci aiuterebbero nelle nostre sfide pastorali di oggi; qualità e linee guida per la formazione di evangelizzatori cattolici oggi”. Segnalo qualche perplessità!

[4] Barghiglioni E. e M.-Meddi L., Adulti nella comunità cristiana. Guida alla preparazione di itinerari per l’evangelizzazione, la crescita nella fede e la mistagogia della vita cristiana, Paoline, Milano 2008.

[5] Una descrizione completa alle pagine 81-89.

5 fine
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Meddi L., La responsabilità dell’annuncio. Pratiche di Evangelizzazione, in Aa.Vv., Ho creduto, perciò ho parlato. Contributi della 10a Settimana Nazionale di Formazione e Spiritualità Missionaria. Loreto 26-31 agosto 2012, Missio, Roma 2013, 69-90.

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