Il lavoro del prof. Rizzi presenta notevoli punti di interesse sia dal punto di vista teologico che etno-antropologico. Il mio intervento sottolinea soprattutto l’interesse catechetico.
Con questa parola voglio intendere prevalentemente la dimensione pedagogica presente nei testi catalogati utilizzata nella presentazione della fede e della vita cristiana nel tempo del post-tridentinismo nei luoghi della missione. È quindi un interesse di catechesi missionaria.
In modo particolare ci può aiutare a dare risposta ad un interrogativo che si è sviluppato nel tempo successivo al Vaticano II e che riguarda la opportunità missionaria del catechismo stesso sia nella evangelizzazione che nella formazione cristiana.
La importante ricostruzione di Giovanni Rizzi
Anche solo dalla analisi degli indici [pp. 85-238; 1613-1672] si possono ricavare notevoli indicazioni catechetiche.
- La quantità: 18.000 catechismi che indica l’importanza dello strumento “catechismo” per la missione post-tridentina
- La ecclesialità e vera soggettualità ecclesiale: i catechismi rimandano ad autori, animatori pastorali e soprattutto adattamenti e forme di inculturazione
- Uso delle lingue e riconoscimento dell’universo di significato dei destinatari, forse non per la dottrina ma almeno per la presentazione della vita cristiana.
- Offre indicazioni sul genere letterario: prevale il primato della fonte dottrinale su quella biblica e liturgica; quadripartito non sempre nella logica del C.Romano (1566)
- Si deve segnalare, piuttosto, che molto spesso nei catechismi o accanto ad essi si trovano indicazioni sulla vita cristiana con indicazioni per la preghiera e soprattutto la vita morale spesso collegate alle singole situazioni
- presenza di elementi didattici, uso della domanda-risposta, uso dei disegni e delle figure
G. Rizzi, Il corpus dei catechismi nel fondo della Biblioteca Urbaniana di Propaganda Fide. Il continente Africano, 2. voll., Urbaniana University Press, Città del Vaticano 2015.