Credo la vita eterna

3. Appunti per una strategia pastorale

1. La pastorale registra le scelte ermeneutiche conciliari (aggiornamento di Giovanni XXIII e attenzione all’uomo fenomenico di Paolo VI) ma anche la opzione ermeneutica di J. Ratzinger che nel conflitto delle interpretazioni propone una linea mediana: le novità della cultura vanno studiate per meglio presentare la tradizione ecclesiale facendo scoprire come all’interno delle nuove questioni ci sono già indicazioni che, come segni del Verbo, si aprono alla prospettiva già descritta dalla rivelazione. Una strategia che traduce questa ermeneutica è quella della “ridondanza” comunicativa.

2. Ampliare il dispositivo comunicativo : il pluralismo linguistico potrebbe risultare alla fine una risorsa per la pastorale. Il dubbio sulle “questioni ultime” manifesta veramente un nihilismo salvifico? Occorre dare risposte a quattro figure di destinatari:

chi si trova a suo agio nella prospettiva tradizionale cioè redentiva. Chi non è interessato alla vita dopo la morte. Chi mette al centro della propria esistenza e della esperienza religiosa la vita spirituale. Chi mette la qualità della vita durante l’esistenza terrena. Per i 3\4 dei credenti emerge chiara l’insufficienza della cristologia redentiva. Recuperiamo la pluralità del NT e le cristologie del Concilio.

3. Nuove ermeneutiche pastorali. È necessario un ampliamento e interazione dei modelli interpretativi individuati dalla “nuova” riflessione teologica nel XX incentrati su un linguaggio de-escatologizzato, de-privatizzato, de-naturalizzato e dei nuovi orientamenti linguistici proposti dai diversi autori. Ma queste prospettive hanno bisogno di una unità nella interpretazione della vita inaugurata da Gesù di Nazaret. VE esprime quindi il duplice fondamento che ha guidato Gesù: la prassi del regno e la presenza dello Spirito di Dio: in Dio Gesù è dichiarato senso della progettazione della storia e della possibilità della sua realizzazione nello Spirito. Possono nascere nuovi Temi generatori: Marana tha, cieli nuovi e terra nuova, inseriti nell’albero della vita portiamo frutti. Il tema orientale dell’eterno ritorno come sviluppo nell’Eterno, dal Cristo messianico al Cristo pasquale, anticipare l’unione con Dio.

4. Per una nuova simbolica

Una prassi pastorale più escatologica? Ripensare: il ruolo della spiritualità nella organizzazione della prassi pastorale. Il ruolo della celebrazione del mistero della Ascensione e della festa di Cristo Re. Il ruolo del monachesimo nella vita quotidiana e delle vie spirituali come crescita nella VE e come esperienza di comunione con la Trinità. Ricollocazione della vita contemplativa nella città. La spiritualità come sostegno e correttivo del messianismo pastorale cioè un collegamento forte tra Spiritualità e testimonianza o impegno messianico. Una liturgia maggiormente “apocalittica”. Nuovi simboli liturgico-ecclesiali.

Indicazioni per l’annuncio. Quali obiettivi perseguire? Difendere, aggiornare o inculturare? Le necessarie attenzioni formative in vista di una declinazione antropologica VE. Il recupero della narrazione biografica come via principale della comunicazione della fede.

 

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