Il catechista comunicatore. Un modello spirituale

L. Meddi, Il catechista comunicatore nel tempo della evangelizzazione dell’Europa.

Intervento al Congresso Nazionale dei Catechisti della Repubblica Cechia. Kroměříž, 11 novembre 2023

Anche se l’Europa è una realtà sociale e ecclesiale plurale, possiamo dire che alcuni aspetti del compito missionario sono uguali per molti paesi. In Europa, sia occidentale come centro-orientale, uno dei problemi maggiori è la difficoltà di dialogo con le persone perché il messaggio non appare più significativo. Questo soprattutto dopo gli eventi della liberazione dalle diverse dittature. Le chiese hanno pensato di poter usufruire di queste liberazioni, ma questo non è avvenuto mentre sembra aumentare la scristianizzazione della cultura e della società.

Questo fenomeno conferma che nel secolo ventesimo si è conclusa l’esperienza della cristianità, la situazione culturale e politica in cui la religione guidava la società o, al suo contrario la religione era esclusa dalla società politica. Se per lungo tempo questa situazione è stata compresa come una rovina per la missione ecclesiale oggi siamo totalmente d’accordo con Papa Giovanni XXIII che si tratta di un grande dono che la provvidenza ha fatto alla libertà della Chiesa. Questo sviluppo sta portando le diverse chiese europee ad una ricerca di nuovi modelli di evangelizzazione.

Per comprendere il futuro del cristianesimo in Europa ci sembra molto importante sottolineare che accanto al rifiuto della religione, al permanere di forme di religiosità tradizionale, di utilizzo della religione come forma di sicurezza sociale, si presenta in modo quasi inaspettato un notevole sviluppo nella cultura europea della ricerca di spiritualità. Un nuovo contesto che la riflessione ecclesiale sembra non comprendere positivamente.

Per poter descrivere il percorso della comunicazione come percorso di evangelizzazione ed offrire una serie di passaggi, sarà utile ricordare inoltre che il soggetto sia dell’annuncio, sia dell’accoglienza dell’amore di Dio è la persona, soltanto la persona. Il channel (canale) fondamentale è la persona con l’insieme dei suoi dinamismi. Come affermava Giovanni Paolo II: l’uomo è la via della chiesa (RH 14). La persona non è soltanto destinataria di un annuncio ma è anche l’operatore principale senza il cui coinvolgimento lo scopo del messaggio cristiano, cioè la trasformazione del cuore e la conversione al Regno di Dio, non può avvenire.

Si vedrà che il momento dell’annuncio e proposta cristiana si deve collocare non all’inizio di una comunicazione, ma successivamente allo sviluppo delle capacità-competenze spirituali di base. La comunicazione catechistica, quindi, ha come compito iniziale quello di attivare l’Uditore della Parola cioè di favorire la risposta di fede. Ci piace pensare che questa impostazione della comunicazione cristiana sia collegata con la intuizione di S. Agostino del Maestro interiore. Ecco, quindi, una descrizione del processo comunicativo spirituale.

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indice

I. Evangelizzare in Europa, problema, sfida o opportunità?
II. Compito evangelizzante della catechesi. Evangelizzare, cioè?
III. Comunicare, azione complessa
1.azione umana
2. entrare in relazione
3. trasmettere segnali
4. tradurre e mediare simboli e significati
IV. Il percorso della comunicazione nello Spirito. Sette passaggi
1. Conoscenza e consapevolezza di se stessi
2. Interpretazione della propria «memoria biografica»
3. Confronto e riflessività tra esperienze e modelli
4. «Evangelizzazione» della esperienza di vita
5. Sviluppo delle energie spirituali
6. Guarigione dei propri difetti e limiti
7. Ampliamento culturale, abilitazione-sperimentazione e formazione cristiana

 

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