Catechesi missionaria: compito e compiti

Catechesi missionaria: compito e compiti
Intervento di Luciano Meddi alla Giornata di studio «Catechisti missionari per una catechesi in un mondo plurale. Verso quale direzione?» 

Pontificia Università Urbaniana
20 aprile 2023

È possibile partecipare in presenza oppure on-line attraverso la piattaforma Zoom a partire dalle ore 8.30 (ora italiana) https://us02web.zoom.us/j/81473221628?pwd=MzFIdFBlTXJxb3NSWkw1Z1Bwd3dNdz09
ID riunione: 814 7322 1628  \   Passcode: 536546

Nella storia della Chiesa la catechesi ha svolto continuamente un ruolo missionario sia nel momento della proposta della fede sia nel momento dell’accompagnamento verso l’interiorizzazione e l’inserimento nella vita ecclesiale. Questi compiti, tuttavia, si sono svolti seguendo le evoluzioni del mandato missionario ecclesiale, per cui presentano limiti che necessitano di approfondimenti.

Nel XX secolo, infatti, sono state molte le riflessioni e i progetti che hanno proposto un rinnovamento missionario della catechesi (=CM); forse rimanendo centrate sul compito di comunicazione della fede, credendo fosse sufficiente modificare le fonti del messaggio. Riteniamo, invece, che i diversi contesti culturali e la evoluzione delle nuove forme dell’esperienza religiosa richiedano una catechesi che si occupi principalmente della conversione profonda necessaria a sviluppare la «obbedienza della fede» (DV 5); dimensione necessaria per la testimonianza della vita cristiana (compito missionario per eccellenza).

Avremo bisogno quindi di una catechesi che tenga in giusto equilibrio sia il momento della trasmissione, comunicazione o proposta del messaggio della fede, sia il momento dell’accompagnamento alla risposta[1], cioè il percorso di conversione profonda che la singola persona e i gruppi umani possono dare a tale annuncio. Riteniamo infatti che il compito della catechesi missionaria sia la fides qua, più che la fides quae. Un compito che per sua natura è teologico-antropologico-spirituale, cioè trans-disciplinare[2]. La conversione profonda e la risposta di fede, infatti, sono comprese nel quadro della antropologia (sia teologica che antropologica) in stretto rapporto con i dinamismi psico-spirituali.

I passaggi di questa riflessione saranno: individuare i modelli di CM proposti nel XX secolo; riqualificare il significato catechesi missionaria; declinare tale prospettiva secondo il compito principale e i compiti derivati; riformulare le tappe del processo di evangelizzazione; offrire una panoramica delle pratiche catechistiche più adatte[3].

Una modellizzazione della catechesi missionaria nel XX secolo può seguire diverse chiavi di lettura[4]. Oltre la descrizione storica, si può seguire la strada della evoluzione del magistero e quella tematica (la evoluzione della riflessione sulle fonti della catechesi, il rapporto tra messaggio e cultura, le pedagogie e le tappe del cammino di fede).

Crediamo sia più utile sottolineare nella bibliografia la progressione delle finalità perchè questa metterebbe in evidenza come lo sviluppo dei rinnovamenti si è concentrato sul passaggio dalla finalità di comunicazione della dottrina alla assunzione del compito di interiorizzazione dell’atto di fede. Metterebbe inoltre in evidenza come la condivisione di questa finalità sia stata, tuttavia, interpretata con modalità differenti non sempre in continuità tra di loro. Soprattutto il limite di non aver sempre approfondito come avviene il passaggio dall’ascolto all’adesione o conversione profonda. Seguiremo quindi questa via.

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[1] Si veda: G. Biancardi-U. Gianetto, Storia della catechesi. 4. Il movimento catechistico, Las, Roma 2016; L. Erdozain, L’évolution de la catéchèse. Paronamique de six Semaines Internationales de Catéchèse, «Lumen Vitae», XXIV (1969) 4, 575-599; L. Meddi, La catechesi oltre. Il servizio catechistico nella prospettiva missionaria ed evangelizzatrice, «Euntes Docete n.s.», 40 (2002) 2, 113-14

[2] L. Meddi, Educare la risposta della fede. La receptio fidei compito della catechesi di “Nuova Evangelizzazione”, «Urbaniana University Journal», 56 (2013) 3, 117-161

[3] Francesco, Veritatis gaudium. Costituzione Apostolica circa le Università e le Facoltà ecclesiastiche, 29 gennaio 2018, Proemio 4c.

[4] Per questo contributo ci serviremo di alcune riflessioni precedenti: L. Meddi, La catechesi oltre il catechismo. Saggi di catechetica fondamentale, Urbaniana University Press, Città del Vaticano 2018; L. Meddi, Catechetica, EDB, Bologna 2022.

Catechisti missionari. Verso quale direzione?

Giovedi 20 aprile 2023
ore 8.30

Giornata di studio
Catechisti missionari: per una catechesi
in un mondo plurale
Verso quale direzione?

Pontificia
Università Urbaniana
Aula Magna “Benedetto XVI”

Via Urbano VIII, 16

È possibile partecipare in presenza oppure on-line
attraverso la piattaforma Zoom
https://us02web.zoom.us/j/81473221628?pwd=MzFIdFBlTXJ
xb3NSWkw1Z1Bwd3dNdz09
ID riunione: 814 7322 1628
Passcode: 536546

 

8.30 • SALUTI
Prof. Leonardo Sileo
Rettore Magnifico della Pontificia Università Urbaniana
Prof.ssa Angela Maria Lupo
Pro-Preside dell’ISCSM
Moderatore
Prof. Flavio Placida
Docente di Catechetica – ISCSM
9.00-10.30 • RELAZIONI
Il catechista nel processo dell’evangelizzazione
S.E. Rev.ma Mons. Rino Fisichella
Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione
Catechesi missionaria: compito e compiti.
Riflessione fondamentale
Prof. Luciano Meddi
Ordinario di Catechesi missionaria – Facoltà di Missiologia
11.00-12.30 • COMUNICAZIONI
L’importanza della formazione spirituale
dei catechisti e la prassi del discernimento.
Per una lettura evangelica dei “segni dei tempi”
Prof.ssa Caterina Ciriello
Docente di Teologia spirituale e Storia della spiritualità – ISCSM
Formazione, missione e prospettive
dei catechisti in contesto
Presentazione a cura di 4 studenti dell’ISCSM
Sintesi conclusiva
Prof.ssa Yolanda Valero Cardenas
Docente di Catechetica – ISCSM
12.30-13.00 • DIBATTITO E CONCLUSIONI

Imparare dalla sua evoluzione. Un saluto a papa Benedetto

La Chiesa nel suo insieme, ed i Pastori in essa, come Cristo devono mettersi in cammino, per condurre gli uomini fuori dal deserto, verso il luogo della vita, verso l’amicizia con il Figlio di Dio, verso Colui che ci dona la vita, la vita in pienezza. (Omelia per l’inizio del ministero petrino del vescovo di Roma, 24 aprile 2005) 

“Orbene: è proprio su questo punto, che intende far leva l’intento prefissosi dal presente libro; esso si propone di aiutare a far comprendere in maniera nuova la fede, presentandola come agevolazione all’autentico vivere umano nel nostro mondo odierno, spiegandola ed interpretandola, senza per altro degradarne la consistenza monetaria ad un vacuo chiacchierìo che stenta faticosamente a mascherare un totale vuoto spirituale”

(J. Ratzinger, Introduzione al cristianesimo. Lezioni sul simbolo apostolico, Queriniana, Brescia 1969 [1968], 8).

“come si presenterà la chiesa nel duemila?
Essa si presenterà in modo molto più accentuato di un tempo come la comunità della libera volontà, cui si può accedere solo per il tramite di una decisione. Essa come piccola comunità solleciterà molto più fortemente l’iniziativa dei suoi singoli membri. Certamente essa conoscerà anche nuove forme di ministero e ordinerà sacerdoti dei cristiani provati, che esercitano una professione: in molte delle comunità più piccole e in gruppi sociali omogenei la cura d’anime sarà normalmente esercitata in questo modo. Ma accanto a queste forme sarà indispensabile la figura principale del prete, che esercita il ministero come lo ha fatto finora. Ma, nonostante tutti questi cambiamenti che si possono presumere, la chiesa troverà di nuovo e con tutta l’energia ciò che le è essenziale, ciò che è sempre stato il suo centro: la fede nel Dio unitrino, in Gesù Cristo, il Figlio di Dio fattosi uomo, nell’assistenza dello Spirito, che durerà fino alla fine. Essa riconoscerà di nuovo nella fede e nella preghiera il suo proprio centro e sperimenterà di nuovo i sacramenti come servizio divino e non come un problema di struttura liturgica. Sarà una chiesa interiorizzata, che non mena vanto del suo mandato politico e non flirta né con la sinistra né con la destra. Essa farà questo con fatica. Il processo infatti della cristallizzazione e della chiarificazione le costerà anche talune buone forze. La renderà povera”

(J. Ratzinger, Fede e futuro, Queriniana, Brescia 2005 [1970, 115]

E l’altro?
L’altro consiste nel fatto che proprio la scienza dal canto suo riconosce i propri limiti, molti scienziati oggi affermano che l’insieme delle cose da qualche parte deve pure essere giunto, e che dunque dobbiamo porre di nuovo questa domanda. Con ciò si sviluppa una nuova comprensione del religioso; non come fenomeno mitologico, di natura arcaica, bensì come scaturente dall’intimo rapporto con il Logos: cioè così come il Vangelo in realtà ha voluto ed annunciato la fede.
Ma come detto, in questo grande contesto la religiosità deve rigenerarsi e trovare così nuove forme espressive e di comprensione. L’uomo di oggi non capisce più immediatamente che il Sangue di Cristo sulla Croce è stato versato in espiazione dei nostri peccati. Sono formule grandi e vere, e che tuttavia non trovano più posto nella nostra forma mentis e nella nostra immagine del mondo; che devono essere per così dire tradotte e comprese in modo nuovo. Dobbiamo nuovamente capire, ad esempio, che il concetto di male ha davvero bisogno di essere riconcepito. Non lo si può mettere semplicemente da un canto o dimenticarlo. Deve essere riconcepito e trasformato dal suo interno.
Che significa?
Significa che veramente viviamo in un’epoca nella quale è necessaria una nuova evangelizzazione; un’epoca nella quale l’unico Vangelo deve essere annunciato nella sua razionalità grande ed immutata, ed insieme in quella sua potenza che supera quella razionalità, in modo tale da giungere in modo nuovo al nostro pensare ed alla nostra comprensione”

(Benedetto XVI, Luce del Mondo. Il Papa, la Chiesa e i segni dei tempi. Una conversazione con Peter Seewald, Libreria editrice vaticana, Città del Vaticano 2010, 192)

Amore coppia famiglia. Compito formativo della comunità cristiana

Amore coppia famiglia. Compito formativo della comunità cristiana.
Intervento di don Luciano Meddi all’incontro di aggiornamento del clero della diocesi di Termoli-Larino. 6 settembre 2022

 

1.Un pressante invito di papa Francesco
2.Amore coppia famiglia. Chiarimenti
3.La pastorale come compito formativo
4.Progetti, itinerari, competenze, esperienze
5.Organizzazione degli itinerari

 

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