Quaresima.
Tempo di energie nuove
La presentazione del cammino Quaresimale da parte degli operatori pastorali e la
comprensione che ne possono avere i “destinatari” è inevitabilmente legata alle
comprensioni ed interpretazioni che si hanno del mistero pasquale che si sta per
celebrare. Questa sottolineatura può sembrare strana o superflua. Si potrebbe
immediatamente rispondere che i significati teologici, liturgici e pastorali che
sono racchiusi nelle celebrazioni del triduo santo hanno un significato unico ed
evidente, per cui l’unico problema potrebbe essere quello di una migliore
spiegazione degli stessi.
Invece una più attenta frequentazione dei testi conciliari, della riflessione
teologica di questi ultimi cento anni e anche della predicazione recente dei
Papi metterebbe in luce la realtà di un progressivo spostamento degli accenti
all’interno della spiritualità e della presentazione catechistica del grande
mistero della fede. Soprattutto che i due tempi liturgici non si vivono e non si
comprendono separatamente.
Quaresima e mistero pasquale sono semanticamente collegati. Se è vero che
possiamo attribuire alla Quaresima tutto il vocabolario della preparazione è
tuttavia inevitabile riflettere che “prepararsi” chiede di specificare “a cosa”.
Definire la Quaresima come “cammino” non può limitarsi solo alla declinazione
del camminare stesso. A piedi, in macchina, col treno, da solo, in gruppo, di
giorno, di notte, con la mappa, con una guida… Ma verso dove? [...]
postato lunedi 21\02\2012
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