Rapporto Censis: fraternità, solidarietà, creatività, competenza di ruolo…

Censis, Considerazioni generali del 54° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2020, «censis.it», 4 dicembre 2020

Nel capitolo sintetico “Considerazioni generali” il Rapporto ci offre 12 spunti riflessione per la rinascita della società italiana dopo il Covid-19 e che noi abbiamo sintetizzano, a nostra volta, come l’espressione “fraternità, solidarietà, creatività, competenza di ruolo…”.

1. Cambiamenti che provocano un sentimento di estraniazione dalla realtà, spossessano dalla responsabilità di stare dentro le cose e comprenderne dinamiche, effetti, strategie di reazione. La pandemia globale di quest’anno è uno di questi improvvisi e imprevisti cambiamenti. È arrivata silenziosa e subdola.

Tutto questo non vale anche per la pastorale e la progettazione del compito della Chiesa in Italia nei prossimi anni? Vogliamo/possiamo ancora aspettare che tutto torni al tempo della cristianità, con scelte di poca incisività e appoggiandoci sul vago sentimento religioso e i poteri politici? Già in “I soggetti dell’Italia che c’è e il loro fronteggiamento della crisi” («censis.it», 2 luglio 2020) G. De Rita (9. L’impreparazione della Chiesa italiana) “lo attribuisce al disinteresse della chiesa italiana verso il sociale dagli inizi degli anni ’80 …nonostante tanti sacerdoti morti, l’impreparazione si manifesta nell’ “obbedienza alle dinamiche decisionali” (81-82) e suggeriva 4 capitoli di nuova pastorale: le giunture decisionali, le giunture comunicazionali, le giunture di riflessione interna, e si dovrebbe aggiungere attenzione anche a quelle particolari “giunture viventi”.”

5. In tutte le epoche di crisi, la società italiana ha resistito e rilanciato grazie a un curioso e originale intreccio dei suoi tessuti costituenti.

6. Viene naturale chiedersi se è questa la grande frattura, il sisma devastante che, finalmente secondo molti, costringa il nostro Paese a dotarsi di un progetto collettivo che spazzi via la soggettività egoistica e proterva in cui per decenni abbiamo creduto, a cui ci siamo affidati con sempre minore convinzione e alla quale, senza alternative, alla fine ci siamo dovuti consegnare prigionieri

7. In questa drammatica condizione, il nostro Paese non può restare intrappolato in parole tanto rassicuranti quanto povere di significato

9. In questa prospettiva, si impone una selezione degli ambiti d’intervento. In primo luogo, sul sistema delle entrate. In secondo luogo, sul sistema delle uscite. In terzo luogo, appare urgente e necessario un ripensamento strutturale dei sistemi e sottosistemi territoriali. Infine, l’anno che si va chiudendo obbliga a rivedere le attribuzioni di ruolo, identità, funzioni e responsabilità di quello che, impropriamente, chiamiamo terzo settore.

11. La classe politica ha scelto di non vedere il pericolo di regressione che, superata la fase più acuta dell’emergenza, la concessione a pioggia di bonus di ogni genere e natura veniva accrescendo…

12. Nel timore e con cautela, il nostro Paese aspetta e sa in filigrana di avere risorse, competenze, intuizione ed esperienza per ripensare e ricostruire a freddo i sistemi portanti dello sviluppo, che dal suo geniale fervore traspira rapido il nuovo.

 

Leggi tutte le Considerazioni Generali” del Rapporto Censi 2020

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