Pastorale missionaria “sulle strade del mondo”

sullestrade

Intervento di don Luciano Meddi, alla 11° Settimana di Spiritualità missionaria, Assisi, venerdi 30 agosto 2013

Credo che il mio compito in questa Settimana di Formazione sia quello di indagare come «le strade del mondo, non immediatamente quelle cristiane o ecclesiali», possano aiutare la missione nella sua realizzazione e, aggiungo, nella sua definizione. Gli uomini «dicono la vita quotidiana, la speranza, e talvolta anche lo smarrimento dell’uomo contemporaneo».

Il convegno ha già offerto alcuni contenuti essensiali: il valore teologico della espressione (Noceti-Dotolo), i soggetti missionari altri (Pandolfi-Zappalà e amici), due contesti decisivi: la autorealizzazione e la giustizia sociale (Orioli-Vaggi).

Intuiamo facilmente il valore teologico della espressione, ma a volte soffriamo di capacità pratiche. L’espressione «sulle strade del mondo» dal punto di vista della PM (pastorale missionaria) significherà allora indagare come si cammina nel mondo e come gli incontri (persone e istituzioni) aiutano la diffusione del vangelo. Significherà – a livello di coscienza riflessa – avere un quadro delle competenze e dei saperi che sarà utile introdurre nella pratiche missionarie. Le loro vie quindi a volte portano la salvezza e a volte ne sono sacramento. Come avrebbe detto M.-D. Chenu, il mondi «è la carne» della storia della salvezza.

Il mio è un compito di teologia pastorale missionaria. Nel mio linguaggio l’espressione “strade del mondo” viene a significare migliore comprensione degli scopi, delle strategie e degli strumenti della missione. Quindi, proprio per questo, della testimonianza del missionario. Ma tutto riletto nella prospettiva dell’agire missionario.

In modo particolare sono particolarmente interessato ad approfondire non tanto i contenuti della espressione (cosa si incontra sulle strade, se e cosa possiamo prendere) quanto le conseguenze progettuali che derivano dalla comprensione che il mondo non è solo destinatario ma anche soggetto attivo del progetto salvifico. È dunque una riflessione pratica.

Slides della relazione e della introduzione ai laboratori

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci »
Torna in alto