Liturgia via della NE e luogo della crescita della fede

AnioLiturgico

Liturgia cristiana via della Nuova evangelizzazione e luogo della crescita della fede. Percorso di formazione per operatori pastorali

Obiettivi e temi

Con il Vaticano II abbiamo quasi messo da parte il tema del culto pubblico a Dio, a vantaggio di una ricomprensione della liturgia come momento della vita della comunità e del credente nella linea della celebrazione misterica, spirituale e comunitaria. In questa prospettiva si svilupparono alcune riletture per una liturgia di qualità: si mise maggiore attenzione alla liturgia rispetto alla sacramentaria; alla dimensione del memoriale a cui la comunità partecipa; alla partecipazione attiva dei fedeli e alla riorganizzazione dei ministeri liturgici; alla significazione culturale sia del Lezionario che del Rituale (Messale Romano).

Il contesto missionario e di Nuova Evangelizzazione (=NE) ci chiede oggi di ripensare queste scelte senza abolirle. Sempre la liturgia viene pensata come grande opportunità di annuncio o di primo incontro con la chiesa. L’ indubbio valore di questa affermazione, tuttavia, soffre di alcune incertezze. Si tratta di ritornare a presentare una liturgia passata? Si deve sottolineare il carattere di sacro? Di partecipazione individuale?

Come in altre situazioni pastorali, si tratta di andare oltre e portare a conclusione il rinnovamento conciliare. È indubbio che le liturgie debbano manifestare maggiormente la dimensione estetica ed emotiva della fede, ma senza tornare al sacro. Si deve sviluppare una liturgia del santo e della esperienza dello Spirito. Si tratta di passare da una liturgia cristomonica, ad una liturgia trinitaria. Ma soprattutto si tratta di mettere in evidenza che la liturgia narra una interpretazione integrale della salvezza. Essa evangelizza sia la fede messianica che la fede pasquale. Sia la redenzione che la liberazione. Si tratta di ripensare i significati del Mistero Pasquale.

Programma

 

Tappa Competenza Strumenti
Primo giorno
10.00 Comprensione dei soggetti
PRIMA UNITA’
Comprensione dei soggetti

  1. Presentazione del progetto di seminario e dei presenti

Attraverso la presentazione di se stessi ricostruire il linguaggio comune di base sul tema “liturgia”

  • Il “mandato” conciliare
  • Mi ricordo di quella bella celebrazione…
  • Rilettura dei contenuti della propria esperienza (scopi, messaggio, simboli utilizzati, comunicazione e relazione)
  • Interpretazione degli interventi:
    “la celebrazione serve a…”

 

Scheda 2
Laboratorio, memoria autobiografica, comunicazione
Rilettura personaleLavagna, fogli e pennarelli

3 osservatori (scopi e simboli)

 

 

 

11.00 Break
11.30
  1. Difficoltà e punti di forza

Attraverso una comunicazione-lezione si affrontano alcuni temi per comprendere la attuale situazione circa la percezione dei significati della liturgia

  • A cosa serve la liturgia? Il linguaggio religioso
  • Analisi della situazione attuale della religione
  • Ritorno al sacro o verso il santo?
  • Destinatati della liturgia oggi
    (quali bisogni formativi)

 

Relazione
Video-proiettore
Scheda 1Laboratorio in PG mentre si ascolta per individuare i “bisogni formativi” dei destinatari

 

14.00 SECONDA UNITA’
Riformulazione del compito formativo

  1. Credere con il linguaggio liturgico

La comunicazione, formazione e vita nella fede avviene secondo le dimensioni proprie della persona

  • Annunciare e formare con la liturgia
  • Credere: fides quae, fides qual, fides ad quem
  • La dimensione antropologica del credere: decisione, progetto, tradizione, comunità, apprendimento
  • Celebrare la fede di Gesù, la fede in Gesù
Relazione
Video-proiettore
Gioco in aula; lista dei contenuti “fede di Gesù”, lista dei contenuti “fede in Gesù”
14.45 Break
15.15
  1. L’anno liturgico via della Nuova Evangelizzazione teologia e pastorale dell’anno liturgico

Abilitare la pastorale a rievangelizzare attraverso l’itinerario dell’AL

  • Il Vaticano II ci descrive il senso dell’AL
  • Antropologia, teologia e vita cristiana dell’AL (griglia per comprendere gli scopi della celebrazione annuale)
  • Difficoltà culturali : tra molti calendari personali e sociali

 

Relazione
Domande
Scheda 3Sussidio

Video-proiettore

Gioco di animazione
(i contenuti culturali dell’AL) in 5 PG

 

 

secondo giorno
10.00
TERZA UNITA’
Per una pedagogia liturgica

  1. L’anno liturgico via della Nuova Evangelizzazione laboratorio catechistico
  • Linee guida per una presentazione “evangelizzante”
  • realizzazione del laboratorio: la “cultura” dell’AL (5 laboratori liturgici)

 

Relazione
Materiale didattico
Costruire 5 manifesti/cartelloni liturgici che descrivono

  • oggettoproposta di fede
  • perché aderire
  • come farlo

 

11.00 break
11.30
  1. Far parlare la liturgia eucaristica

La pastorale ha il compito di introdurre e abilitare i catecumeni e i credenti alla competenza liturgica

  • La “concentrazione” eucaristica
  • La mistagogia eucaristica: manifesto della vita cristiana (Sacramentum caritatis, 64)
  • Decodificare i simboli liturgici secondo le 4 dimensioni: antropologica, teologica, vita cristiana nella chiesa, escatologica

 

Relazione
Materiale didattico, lavagnaVideo-proiettore (proiezione slides)

 

Gioco di aula con scheda 4

 

14.00 Laboratorio di sintesi

  • Preparazione del laboratorio “eucaristico”
Laboratorio in gruppi
Materiale didattico per la ri-espressione
17.00 CELEBRAZIONE “nella pienezza del tempo”Celebrazione con presentazione pastorale di alcune della parti del rito eucaristico Celebrazione
Animazione litirugica

 

 

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