La risurrezione di Gesù. La speranza e i suoi linguaggi

risurrezioneLa tradizione neotestamentaria ci ha trasmesso una affermazione decisiva che ha dato origine a duemila anni di fede della comunità cristiana: Cristo è risorto. Già i testi dei vangeli registrano, tuttavia, come questa affermazione non sia stata compresa allo stesso modo e da tutti in modo unico e immediato.

Negli ultimi secoli la riflessione ha messo in crisi la comprensione dell’evento: è avvenuta? Come? Che cosa significa? Inevitabilmente si deve concludere che su questo aspetto
(l’aspetto della ricostruzione storica dell’evento) si deve essere molto sobri. La maggior parte dei dati (confessioni di fede, tradizioni, racconti, etc.) riguardano infatti non tanto la
descrizione dell’evento ma le sue conseguenze.

Sulla persona di Gesù, in primo luogo, sui credenti, in secondo luogo), sul cosmo intero e sulla storia (in terzo luogo). Si potrebbe dire che le conseguenze di quell’evento sono decisive per la Trinità e per l’umanità. …

Di fronte a questo ampliamento delle interpretazioni nasce il sospetto di “infedeltà alla tradizione” oppure di “psicologismo” senza fondamento. Le diverse posizioni si rifanno inevitabilmente all’unico punto oggettivo che abbiamo: i racconti della fede iniziale. Che
cosa hanno creduto i discepoli e la comunità primitiva? Sulla base di questa ricerca vogliamo permettere “all’evento” di entrare anche nella nostra vita e di generare uguali energie vitali.

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