Il primo annuncio\1 dentro la svolta missionaria…

Sintesi intervento di Luciano Meddi, Napoli 24 novembre

Il ruolo del PA nella pastorale missionaria

1. nel rinnovamento pastorale. La riconsiderazione missionaria della pastorale (cf. AG e RM) vede l’agire ecclesiale secondo passaggi definiti: testimonianza della comunità e pratica dell’amore; dialogo con le culture e le religioni; evangelizzazione del progetto salvifico di Dio il cui nucleo essenziale è kerigma attraverso il PA, la iniziazione cristiana e la formazione cristiana. In questa prospettiva PA e kerigma coincidono . A tale proposito si deve sottolineare che il PA si collega inevitabilmente ad un programma di Nuova Evangelizzazione.

2. le attese legate alla pastorale del PA. Il PA come azione specifica della pastorale si collega ad una serie di attese: la istituzione di una attività pastorale di “proposta essenziale” della fede; il ripensamento del contenuto essenziale dell’annuncio che permette l’adesione o rinnovo alla fede; la possibilità di rinnovare continuamente (conversione) la vita delle comunità stesse e di crescita delle comunità. Si spera, inoltre, che attraverso di esso si possa realizzare la rievangelizzazione in Italia e la abilitazione missionaria delle comunità.

Fili sospesi dei documenti…

Il PA dipende dalla interpretazione che si da ad alcuni elementi. Le comunità cristiane che desiderano ripensare la propria pastorale secondo l’evangelizzazione e il Pa sono chiamate a chiarirsi le idee su:

1. cosa definire PA.

Annuncio inteso come “racconto”. Primo Annuncio come introduttivo cioè quello che va premesso alla comprensione della fede. Spesso si confonde con la Storia della salvezza a cui far seguire il catechismo. Come Basilare cioè punto di forza che convince e porta all’adesione di fede (pre-evangelizzazione; pietre di appoggio). Come essenziale cioè il riassunto o interpretazione breve della fede, su cui costruire tutta la presentazione della esperienza cristiana e a cui tornare continuamente.

In questa terza prospettiva PA coincide, allora, con i tentativi di identificare l’essenza del cristianesimo (ricerca biblica sul kerigma del NT) ma anche il tema generatore culturale con cui esprimerlo. Queste due dimensioni (kerigma e interpretazione culturale) appaiono costitutive del PA.

In questa logica il Progetto Catechistico Italiano ha offerto, specie nei catechismi della ICR, diverse sintesi della fede. L’autore più incisivo è stato K. Rahner (cf. le Appendici a Corso fondamentale sulla fede. Introduzione al concetto di cristianesimo, EP [Herder KG], Alba [Freiburg im Breisgau] 1977 [1976]). È quindi illusorio dire che il PA corrisponde alla sola proclamazione del kerigma.

2. elementi strutturali.

I destinatari: La nostra situazione è post-cristiana! e anche: Non tutti devono entrare in chiesa.
Gli scopi del PA: Il PA ha una pluralità degli scopi: Pa per il servizio all’amore di Dio (1), alla profezia sociale (2), alla convocazione dei credenti (3) e alla sequela (4)
La qualità testimoniale della comunità: È condizione previa! Essa non è questione morale, ma cristologica: verificare se si compiono i segni messianici inaugurati da Gesù
Il valore della pratica messianica: prima della fede in Gesù presentare la fede in Gesù; L’annuncio del Regno ha un valore prioritario; Il concetto di salvezza è plurale!
L’inculturazione necessaria: Destrutturare le precomprensioni, Nuovi temi per dire la speranza. Che valore hanno le 5 prospettive di Verona?
PA è Annuncio e…ascolto: nel PA Dio ci parla attraverso gli altri e arricchisce la tradizione della chiesa. Parte del PA è nella cultura.

1segue

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