Grandi Parole: provvidenza

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di S. Triglia

Introduzione

L’approfondimento di questo tema nasce dall’esigenza di rispondere ad alcune domande, anche sulla scia di alcuni avvenimenti accaduti nei mesi passati: il terremoto di S. Giuliano, costato la vita a una intera classe delle elementari, oppure la situazione internazionale instabile,sempre alle prese con guerre, recessioni economiche, attentati terroristici…

È sulla scia di queste osservazioni, che ci siamo posti queste domande:
– Si può dare un senso a tutto quello che succede?

– Nella Storia umana, e personale, c’è una possibilità di riscatto?
– Nel Cammino dell’Umanità e in quello particolare di ogni uomo, esiste un esito positivo?
– Esiste una speranza di riscatto, di miglioramento?
– Nella Provvidenza esiste un posto per il Libero Arbitrio? Oppure non serve che l’uomo si impegni in niente poichè è la Provvidenza divina a muovere tutte le cose?

Per rispondere a queste domande da una visuale cristiana ci siamo rivolti alle Scritture, analizzando il significato che la Provvidenza vi assumeva.

Nella Bibbia il concetto di Provvidenza è associato sempre all’azione di un Dio Personale, che prende posizione, al contrario della concezione greca di un destino neutro e impersonale. La Provvidenza nelle sacre scritture ha diversi aspetti: una Provvidenza Nella Natura, una Provvidenza Nella Storia, una Provvidenza Nella Vita Individuale e una Provvidenza Escatologica. Prima di questo però vediamo come il concetto di Provvidenza, o uno simile possa essere presente in culture laiche o diverse da quella cristiana.

Provvidenza Nelle Culture E Nelle Religioni

Il tema della Provvidenza trova dei corrispettivi anche in altre religioni. Nell’Islam per esempio esiste un modo di dire: Maktub, “così è scritto” ad indicare la cura di Allah verso i suoi fedeli. Gli Arabi pensano che “Così è scritto” non sia una buona traduzione, perché, sebbene ogni cosa sia già scritta, Dio ha compassione, e ha scritto tutto solo per aiutarci. Il concetto stesso di Tao può in un certo senso stare a significare quella provvidenza che la natura, la vita hanno verso gli uomini (il Tao è dappertutto ed è per la nostra crescita). Da un punto di vista “laico” la provvidenza può essere la capacità dell’uomo di trasformare noi stessi e gli avvenimenti della nostra vita in qualcosa di costruttivo. Inoltre, nella scienza dell’ultimo ventennio è venuta fuori l’idea del Principio Antropico dell’Universo. Questo principio nella sua forma più “estrema” vede la vita e la consapevolezza umana come il risultato delle leggi fisiche che hanno regolato la nascita del cosmo. In questa forma questo principio non ha però, fondamento scientifico, mentre lo ha da un punto di vista filosofico. Nella forma più debole, invece, questo principio ha fondamento scientifico, ma è poco illuminante, in quanto si limita a dire che la vita esiste perchè esistono queste leggi fisiche, ma non esce dalla tautologia.

Provvidenza Nella Natura

Poiché nella teologia cristiano-ebraica tutte le cose “provengono” (Provvidenza) da Dio (“In principio Dio creò il cielo e la terra” Gn 1,1), esse portano la Sua impronta, ed Egli continua a governale con le sue leggi (Ger 5,22). Tutto nella Natura dipende da Lui (Sal 148,6; Gb 26,5-11; 28,25-26; 38,4-35; Sal 104,3-5.8; 139,14; 147,15-18). E l’uomo come espressione più alta del creato e sempre sotto la cura divina (Sal 8,6-9; 22,10-11; 139,13; Is 42,5; 57,16; Sal 145,15-16; Mt 6,29-30; Lc 12,27-28; At 17,25-28). Tutto l’universo è segno stesso della provvidenza divina e mezzo per conoscere Dio.

Questa concezione è probabilmente una concezione primordiale e ingenua, e sebbene rispecchi per certi versi la realtà delle cose, solleva grossi problemi per l’uomo moderno quando si parla di calamità naturali.

In realtà, nella bibbia esiste anche un altra corrente, che vede nella Natura, qualcosa da dominare perchè serva i bisogni dell’uomo, e non un qualcosa che spontaneamente fornisce all’uomo il necessario. Forse una descrizione più efficacie della Provvidenza Nella Natura si trova nella religiosità dei Pellerossa o dell’India. La capacità di riuscire a vivere in pienezza e in armonia con la natura, quindi sotto una provvidenza nella Natura potrebbe dipendere da un’organizzazione sociale?

Provvidenza Nella Storia

Nella teologia dell’antico testamento, JHWH, prima di essere il Dio della Natura è il Dio della Storia; e tutta la storia del popolo di Israele è il segno dell’intervento di Dio. Il Signore agisce nelle cose e negli avvenimenti, e proprio attraverso gli avvenimenti Israele fa esperienza di Dio e della sua azione salvifica. Già dalla chiamata di Abramo (Gn 12,1-3), l’autore propone l’idea di una Storia umana all’interno del progetto divino. Questo si evidenzia in maniera palese nella storia di Giuseppe (Gn 37,2-50,26): attraverso vicende drammatiche, persino passando in mezzo a tradimenti e a malvagità Dio conduce gli eventi in modo da realizzare il suo disegno.

L’Esodo è il più alto esempio di questa Provvidenza nella Storia. Lo conduce nel deserto, lo guida con la nube, lo nutre con la manna e con la quaglia e alla fine è condotto nella terra dei padri (Es e Dt). Anche i non ebrei, fanno parte di questo disegno, così ha chiamato per nome Ciro il Grande, affidandogli la missione di liberare gli esuli in Babilonia (Is 45,1ss). Nabucodonosor è il servo di Jahvè, cui è stato dato il potere sui popoli (Ger 27,6-7).

Nella Storia quindi la Provvidenza è manifestazione del Progetto di Dio, dell’attuazione del suo Regno (Is 9,11; Mi 4; Sal 2; 109)

Provvidenza Nella Vita Individuale

Nel guidare la Storia, Dio passa anche attraverso le azioni individuali: Dio sceglie il suo popolo scegliendo gli individui (vedi Mosè, Giuseppe, Abramo….). Nel libro dei Proverbi è detto “La mente dell’uomo pensa molto alla sua vita, ma il Signore dirige i suoi passi” (Pro 16,9) Quindi ne deriva un senso di fiducia e di abbandono nelle mani di Dio (Sap 6,7; Pro 16,33). Sia per la Provvidenza nella Storia, che Nella Vita Individuale, emerge che Dio agisce sempre tramite le scelte degli uomini e mai direttamente. E sono sempre gli uomini che scorgono i segni dell’Amore di dio nella propria Storia. E possibile affermare che la Provvidenza esiste, perchè vi sono uomini che agiscono secondo la Volontà di Dio, che si pongono in maniera costruttiva nei confronti della realtà trasformando anche gli avvenimenti avversi in cosa buona, e che leggono l’intervento di Dio nella Storia?

Provvidenza Escatologica

Alla luce della Resurrezione la concezione della Provvidenza viene inserita in un quadro più fiducioso. Vengono riprese molte formulazioni dell’Antico Testamento (Sal 46,4; Dt 4,7.37) per la presenza di Dio: l’Emanuele (Is 7,14; Mt 1,23) l’Ave Maria (Lc 1,28-35), la promessa di Gesù di essere presente nella comunità apostolica (Mt 28,20)….

Forse il tema della provvidenza trova la sua più alta attuazione nel Discorso della Montagna (Mt 5-7), dove la prima preoccupazione per un cristiano deve essere la ricerca del Regno di Dio. Una suggestione interessante viene dal Principio Antropico dell’Universo (vedi dopo), in cui il destino finale di tutto l’Universo è prefigurato nel destino di Cristo, morto e risorto. Così se l’Universo è nato dal Big Bang ed è destinato a morire, poichè le sue leggi sono tali da dare il via alla vita umana e quindi a Gesù stesso, e poichè tutte le cose sono state create per mezzo di Cristo, essendo lui l’Alfa e l’Omega,, allora il destino dell’universo sarà quello di rinascere a una vita perfetta, come Gesù.

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