Grandi Parole: Missione della chiesa

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1. Destinatari. Questo tema riguarda in modo particolare gli itinerari formativi destinati alla Mistagogia, alla Comunità Profetica e agli Operatori pastorali. In precedenza infatti la missione indicava l’azione della chiesa verso gli adulti. Tuttavia non si deve dimenticare che “aderire” alla missione della chiesa rappresenta la seconda finalità propria della iniziazione cristiana degli adulti

2. Dimensione biblica. Il termine missione descrive fin dai primi testi della Bibbia l’universale desiderio di salvezza di Dio e, quindi in qualche modo, anche la natura di Dio. Egli crea attraverso le missioni dello Spirito e del figlio (Gn 1). Chiama Abramo perché sia (missione!) benedizione dei popoli (Gn 12). Scende per ascoltare il popolo e liberarlo; per questo invia Mosè e, dopo, il suo popolo eletto (Es 3; 19). Perché il suo popolo realizzi la sua missione-vocazione manda profeti e la sua sapienza. Secondo i Vangeli Gesù è l’inviato (Lc 4,16ss) a dare compimento alla missione del suo popolo: raduna la comunità messianica, avvia la prassi del Regno, invia alla missione prepasquale, sale a Gerusalemme, viene ucciso e, nella Pasqua, invia lo Spirito a sostenere la missione della comunità attraverso la comprensione della sua parola e i doni-carismi (Gv. 16; 20; Atti; Ef. 4,5-11)

3. La tradizione della chiesa. Il Concilio Vaticano II ha recuperato la coscienza che la missione indica la natura stessa della chiesa (AG 1-9). L’amore di Dio in Cristo e lo Spirito è affidato alla chiesa. Essa, nutrita dalla parola e dalla grazia è inviata nel mondo (missioni) a costruire (missione) il Regno di salvezza: testimonianza, annuncio, liberazione-trasformazione della storia (cf. GS 22.41), costruzione della chiesa locale. Questo suo compito si realizza attraverso l’annuncio ma anche il dialogo con le culture e le religioni per comprendere e servire ciò che Dio sta già realizzando nella storia. Così la missione diventa profezia (cf. LG 9-11; segni dei tempi: GS 4,11).

4. Attenzioni pastorali. Nel nostro contesto ancora oggi si equivoca tra missioni e missione. Soprattutto si crede che essa riguarda solo i popoli lontani dall’Italia. Nel nostro contesto inoltre si equivoca tra missione-annuncio e proselitismo a ancora peggio tra annuncio e religione civile (essere cattolici senza aderire al vangelo).

Tratto da
Barghiglioni E. e M.-Meddi L., Adulti nella comunità cristiana. Guida alla preparazione di itinerari per l’evangelizzazione, la crescita nella fede e la mistagogia della vita cristiana, Paoline, Milano 2008

© lucianomeddi.eu

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