Come realizzare i desideri formativi del prossimo sinodo con i giovani?

L. Meddi, La catechesi: ospite o protagonista al Sinodo dei giovani?, in «Catechetica ed Educazione», 3 (2018) 1, 153-178

La preoccupazione per il futuro dei giovani, per il difficile rapporto giovani-Chiesa, e per la qualità dei processi formativi giovanili dentro le comunità cristiane, è un tema ricorrente nelle riflessioni pastorali. La proposta di dedicare un Sinodo a riscoprire queste preoccupazioni, a comprenderle in profondità e a dare prospettive sinodali sono una opportunità da non perdere.

In questa occasione verranno a confronto posizioni differenti che riguardano la lettura della condizione giovanile, il valore di alcune proposte che si sono affermate in questi decenni, modelli e progetti futuri di pastorale giovanile. Tra queste preoccupazioni si inserisce il tema di chi spetti la responsabilità dentro la Chiesa di questa attenzione pastorale. Il documento, infatti, cita direttamente la pastorale giovanile e la pastorale vocazionale; sembrerebbe che venga esclusa la catechesi-catechetica. È così? Sarebbe possibile? Al di là delle citazioni presenti nel documento, proprio prendendo spunto da esso, sarà utile riflettere nuovamente su questo tema.

In modo particolare si vuole indagare se le pratiche pastorali attuali abbiano risolto alcuni interrogativi: perché una pastorale di rievangelizzazione dopo la conclusione della iniziazione cristiana (e in alcuni contesti ecclesiali dopo un abbondante insegnamento della religione cattolica)?; cosa avviene dopo il primo momento di evangelizzazione dei giovani?; e, soprattutto, quale è la natura di questo importante intervento pastorale?

L’argomento verrà affrontato non immediatamente sul versante della organizzazione dei settori pastorali, ma piuttosto sul rapporto tra finalità desiderate e la loro natura epistemologica. In modo particolare si vuole studiare la natura del compito di cura dei giovani. Oltre la polarizzazione tra compito di sola umanizzazione o di sola proposta kerigmatica, si sostiene la tesi che abbiamo bisogno di recuperare sapéri e pratiche che aiutino le diverse realtà ecclesiali a dare risposta alla questione: cosa fare quando un giovane si sente attratto dalla proposta evangelica. È il classico compito della catechesi, troppo spesso marginalizzata nelle proposte di pastorale giovanile diocesana.

Poiché il tema risulta essere fortemente equivocato, si preferirà utilizzare l’espressione cura dei giovani per aiutare a disambiguare le incerte espressioni di pastorale giovanile e catechesi giovanile.

1. La cura pastorale dei giovani: attese, proposte e direzioni

1.1. Attese, proposte e direzioni
1.2. Innovazione? Continuità-discontinuità?
1.3. La natura epistemologica

2. La natura dei compiti della cura dei giovani

2.1. Umanizzazione dei giovani
2.2. Prima evangelizzazione dei giovani
2.3. Percorso iniziatico-vocazionale
2.4. Collaborazione alla missione ecclesiale

3. La responsabilità ecclesiale nella cura dei giovani

3.1. La gestione della pastorale giovanile
3.2. La cura dei giovani tra PG e catechesi giovanile

4. Il contributo della catechesi alla cura dei giovani

4.1. Cura dei giovani come sostegno alla cura di sé
4.2. La natura iniziatica e mistagogica del processo
di evangelizzazione e interiorizzazione della fede
4.3. La via normale del catecumenato crismale in età giovanile

 

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Il Catecumenato crismale

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