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Evangelii Gaudium. La parrocchia missionaria
Meddi L., Parrocchia Associazioni Movimenti: espressioni dell’unica missionarietà della Chiesa , in Alcamo G. (a cura di), La catechesi educa alla gioia evangelica. Riflessioni teologico-pastorali a partire dall’Esortazione Evangelii Gaudium, Paoline , Milano 2014, 161-204.
Lo svolgimento del tema ha bisogno di definire l’evoluzione e innovazione della missione nel XX secolo per poter identificare gli elementi portanti della « conversione missionaria » della pastorale e poter valutare le attuali prassi missionarie dei soggetti stessi. Tali (e altre) analisi vengono svolte in questa riflessione tenendo conto di un triplice contesto: del rinnovamento missionario italiano, della celebrazione del Sinodo per la nuova evangelizzazione del 2012, e soprattutto della receptio della Esortazione apostolica di papa Francesco dedicata alla evangelizzazione.
INDICE
Introduzione. 1. Il rinnovamento missionario Cambio della prospettiva missiologica. L’impulso conciliare La Nuova Evangelizzazione come questione missiologica 2. La prospettiva missionaria di Evangelii Gaudium Nuova Evangelizzazione come riforma della Chiesa. Missione come inculturazione L’orizzonte missionario della esortazione Parrocchia e Movimenti soggetti missionari 3. La qualità missionaria della parrocchia, associazioni e movimenti, soggetti della missione nella chiesa locale. Qualità della conversione missionaria La responsabilità missionaria Fragilità e dispersione della conversione missionaria 4. La parrocchia missionaria in Italia e le innovazioni necessarie Una debolissima riflessione su parrocchia missionaria Le (future) innovazioni necessarie
Educare la risposta della fede
La catechesi è in cerca di una sua identità nella missione della Chiesa e soprattutto nei contesti di Nuova Evangelizzazione (=NE). Sono arrivato alla conclusione che il suo compito prioritario – ma non l’unico – sia quello di favorire l’accoglienza della proposta cristiana a partire dai dinamismi culturali propri delle persone e dei gruppi umani.
L’espressione receptio va intesa in questa prospettiva. Anche se espressione teologica, è adatta ad esprimere l’intero processo intrapsichico e intraculturale attraverso cui la persona costruisce se stessa. Processo culturale che diviene condizione o via pastorale in contesto di libera appropriazione della esperienza religiosa. Essa va intesa come completamento dell’azione evangelizzatrice della traditio e, proprio per questo, è la condizione di una autentica redditio che è lo scopo del processo catecumenale.
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Meddi L., Educar la respuesta de fe. La receptio fidei tarea de la catequesis de “Nueva Evangelización”, in “Sinite” 2015, 56, 168, 73-126
Meddi L., Educare la risposta della fede. La receptio fidei compito della catechesi di “Nuova Evangelizzazione”, in Urbaniana University Journal, 2013, 56, 3, 117-161.
Questa riflessione ha come obiettivo di ricordare\approfondire come sia stata l’autocoscienza ecclesiale del XX ad aver modificato il compito della catechesi spostando l’accento dalla trasmissione e difesa della dottrina a quello di sostenere la accoglienza del messaggio e la sua traduzione nella vita quotidiana. E lo ha fatto, fin dagli anni ’30 del XX secolo, per motivi missionari. È quindi una riflessione a difesa di questa innovazione.
Questo spostamento – che è ormai condiviso da magistero e autori – è infatti continuamente rimesso in discussione. A volte per una errata preoccupazione del bisogno di annuncio (magari insistendo per un ritorno al primato della fonte teologico-magisteriale). Un annuncio che privilegia il ritorno, anche della catechesi, alla funzione di traditio. Ma ancora di più dalla sensazione di «lavoro incompiuto», di mancanza di operatività delle intuizioni catechetiche innovative; difficoltà di realizzazione che portano molti operatori pastorali e teologi a lasciare di indagare come la persona accoglie la proposta cristiana e a tornare ad una più tranquilla visione di catechesi come questione di comunicazione.
Il cuore di questa riflessione sarà lo sviluppo della tesi catechetica che la finalità e, quindi l’identità della catechesi, sia il sostegno al compito che viene svolto dal destinatario. Se la Chiesa annuncia, è – tuttavia – la persona che è chiamata ad aderire al messaggio e a trasformarlo in espressione del proprio percorso di vita. Come ha scritto Giovanni Paolo II dobbiamo prendere coscienza che «l’uomo… egli è la prima e fondamentale via della Chiesa» (Redemptor Hominis, n. 14)
Questa riflessione si collega alle riflessioni che in questi anni mi hanno permesso di progredire nel mio pensiero e che hanno trovato già spazio in alcune pubblicazioni a cui farò continuamente riferimento.
Indice
Abstract italiano
English Abstract
L’actualisation: un devoir de la pastorale biblique
La lecture del la Bible comme expérience de rencontre dans le contexte culturel d’aujourd’hui. L’actualisation: un devoir de la pastorale biblique, in Derroitte H. (sous la direction de), Dimensions bibliques de la catéchèse. Du texte biblique à la Parole de Dieu Lumen Vitae, Brexelles 2013, 117-144.
L’articolo è la traduzione di Incontrare la Bibbia nel contesto culturale oggi. Il compito attualizzante della pastorale biblica in Istituto di Catechetica Università Pontificia Salesiana-Pastore C. (a cura), “Viva ed efficace è la parola di Dio” (eb 4,32). Linee per l’animazione biblica della pastorale, Elledici, Torino 2010, 53-66.
La propuesta catequística en Italia
L. MEDDI, La propuesta catequística en Italia, Sinite, 2012, 53, 87-116.
Traduzione spagnola di MEDDI L., La proposta catechistica in Italia. Direzioni, progetti, problemi, Routhier G-Bressan L.-Vaccaro L., La catechesi e le sfide dell’evangelizzazione oggi, Morcelliana, Brescia 2012, 53, 159-160, 63-81.
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