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I fondamenti della missione. Vie di rinnovamento pastorale
I fondamenti della missione.
Nuove vie di annuncio di una Chiesa in uscita.
Intervento al Corso intensivo di Pastorale Missionaria.
Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, 5-6 marzo
lo sviluppo della idea di missione della chiesa.
All’inizio del XX secolo la Chiesa cattolica aveva una idea di missione centrata sul compito di portare a tutti la redenzione attraverso il battesimo (Benedetto XV, Maximum illud, 1919); questa missione si realizza con la predicazione e i sacramenti; il soggetto principale è il missionario.
Il pensiero missionario del Vaticano II si è sviluppato in tre passaggi. Ad gentes (=AG) ne rappresenta il momento di sintesi ma anche di rilancio. Nei primi anni del post-concilio i commentatori mettevano in rilievo il collegamento tra AG e Sacrosanctum concilium e Lumen gentium (prima fase, 1964). In questo contesto si sviluppano due concetti importanti: il contenuto della missione è portare a tutti il dono della redenzione e del Mistero Pasquale; ma anche l’intuizione che per la missione è molto utile la comprensione delle ricchezze culturali e religiose dei diversi popoli.
In una seconda fase questa prima intuizione si arricchisce della riflessione di Dei verbum (1965): la rivelazione di Dio ci manifesta il desiderio di farci entrare nella comunione con Lui stesso donandoci la sua forza vitale. Un desiderio che avviene nella storia e per la storia; un desiderio che si manifesta pienamente nella vita di Gesù Cristo (DV 2). La chiesa, quindi, annuncio e rende visibile questo desiderio.
Ma a partire dal Sinodo Straordinario del 1985 gli autori riconoscono che nel Vaticano II c’è una terza riflessione missionaria: quella legata maggiormente al rapporto tra AG e Gaudium et spes (1965), senza peraltro dimenticare i fondamenti teologici di LG. In questa terza riflessione troviamo due principi orientativi: la missione della chiesa ha lo scopo di condividere il cammino di umanizzazione degli uomini; inoltre che: il principio spirituale che umanizza (trasforma) il cuore delle persone è già presente nel mondo. Lo Spirito già agisce nel mondo. La missione aiuta i due processi di umanizzazione: la promozione umana e la guarigione del cuore (Nostra aetate, 1965).
Questi principi portarono a utilizzare più la parola evangelizzazione (annuncio di una proposta intermezzante e risolutiva). In questa stagione, dopo il Vaticano II, stagione troviamo l’importante riflessione sulla evangelizzazione come processo integrale proprio di Evangelii Nuntiandi (Paolo VI 1975). In questi ultimi anni, infine gli accenti sono posti nel rapporto tra AG e Dignitatis Humanae e Nostra aetate. Non si deve dimenticare, inoltre, l’influsso missionario che ebbe il rinnovamento della iniziazione cristiana, l’ Ordo initiationis christianae adultorum (1972).
1. Dio-trinità sempre in azione!
1.1. lo sviluppo della idea di missione della chiesa.
1.2. la visione d’insieme
1.3. il «mandato» missionario
2. la azione missionaria della chiesa
2.1. Contesti, ambiti e vie della missione
2.2. le azioni missionarie
2.3. Le pratiche missionarie
Per approfondire
Comunità parrocchiale in Missione
Comunità parrocchiale e Missione. Intervento al convegno diocesano di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti. Lunedi 1 ottobre 2018.
Francesco: la missione come evangelizzazione
FRANCESCO, Incontro internazionale in occasione del 50° anniversario dell’inizio del Cammino Neocatecumenale, “vatican.va”, 5 maggio 2018.
- Sento di dirvi qualcosa dal cuore proprio sulla missione, sull’evangelizzazione, che è la priorità della Chiesa oggi.
- Perché missione è dare voce all’amore fedele di Dio, è annunciare che il Signore ci vuole bene e che non si stancherà mai di me, di te, di noi e di questo nostro mondo, del quale forse noi ci stanchiamo. Missione è donare ciò che abbiamo ricevuto. …
- Per annunciare bisogna rinunciare. Solo una Chiesa che rinuncia al mondo annuncia bene il Signore. Solo una Chiesa svincolata da potere e denaro, libera da trionfalismi e clericalismi testimonia in modo credibile che Cristo libera l’uomo….
La missione è l’evangelizzazione dell’amore di Dio per ogni persona; fatta con povertà e distacco dai poteri; senza imporre il proprio modello di vita cristiana; rispettando la cultura dei popoli e scoprendo quello che lo Spirito sta realizzando prima dell’arrivo del missionario.
- “Andate” è il verbo della missione e ci dice ancora una cosa: che si coniuga al plurale. Il Signore non dice: “vai tu, poi tu, poi tu…”, ma “andate”, insieme! Pienamente missionario non è chi va da solo, ma chi cammina insieme. ….
- Occorre piuttosto accompagnare e attendere, ricordando che il cammino dell’altro non è identico al mio. …
- Ecco la missione. Non dice: conquistate, occupate, ma “fate discepoli”, cioè condividete con gli altri il dono che avete ricevuto, l’incontro d’amore che vi ha cambiato la vita….
- Non mettono in prima fila gli aspetti negativi e le cose da cambiare, ma “vedono col cuore”, con uno sguardo che apprezza, un approccio che rispetta, una fiducia che pazienta.
- Andate così in missione, pensando di “giocare in casa”. Perché il Signore è di casa presso ciascun popolo e il suo Spirito ha già seminato prima del vostro arrivo….
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/
vaticanevents/it/2018/5/5/50anniversario-camminoneocat.html
Giovani e centri missionari
Il compito missionario. Rilettura delle esperienze. Intervento di don Luciano Meddi. Bologna 20 febbraio
In prevalenza il tema riguarda il rapporto tra mondo giovanile e missione, in ordine a: 1.Come la missione «aiuta e salva» la cultura giovanile
2.Come la missione qualifica la pastorale giovanile
3.Come i giovani possono contribuire alla missione
4.Come rinnovare la proposta di «vocazione e/o ministerialità missionaria»
Passaggi
1.I partecipanti
2.I temi e gli interessi
3.La rappresentazione della missione
4.Il tema della formazione
Video della riflessione
slides della riflessione
video delle esperienze