Category Archives: IC ragazzi disordinata

Il compito della famiglia nella crescita della fede dei ragazzi

cava de tirreniIntervento di don Luciano Meddi al convegno catechistico diocesano di Amalfi-Cava de’ Tirreni, Cava de’ Tirreni sabato 2 marzo 2019

1. La missione della chiesa verso i ragazzi

Difendere i diritti educativi dei ragazzi. La chiesa riconosce che l’educazione umana ha un valore intrinseco che già partecipa del progetto amoroso di Dio. La umanizzazione è scopo dell’educazione e comporta la realizzazione di sé, la trasmissione dei beni culturali e degli strumenti necessari per vivere, la formazione dei valori, Il diritto alla libertà e alla partecipazione politica. L’educazione religiosa. L’educazione religiosa si inserisce in questo diritto delle nuove generazioni come: educazione della dimensione o linguaggio religioso, come partecipazione del patrimonio culturale di una comunità, come educazione al rispetto del pluralismo religioso. La proposta del vangelo come orizzonte di vita. Dentro la educazione o socializzazione religiosa la famiglia e la chiesa hanno il diritto di proporre il vangelo sia come proposta universale di vera umanità; sia come partecipazione alla comunità ecclesiale; sia come discepolato e vita cristiana.

Già con Gravissimun educationis (1965) la Chiesa ha sottolineato il ruolo fondamentale della famiglia per la crescita umana e religiosa dei ragazzi. La svolta missionaria della pastorale vede nella famiglia un soggetto di evangelizzazione e per questo anche una rinnovata pastorale di formazione dei genitori.  Nel contesto di Iniziazione cristiana dei ragazzi  i vescovi della Campania con il documento “Cristiani per scelta. Iniziare alla vita buona del Vangelo in Campania” (2016) desiderano offrire una articolazione pastorale per rendere più fruttuoso questo momento pastorale

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A tarefa missionària da familia na iniciagáo crista dos filhos

pastoral catequeticaA tarefa missionària da familia na iniciagáo crista dos filhos. Um modelo, in  Pastoral Catequética 13-14 (2017-2018) 39-40, 185-194

Em Itália, como em qualquer país de tradição cristã e de “cultura ocidental”, os processos iniciáticos e de socialização encontram-se modificados devido a alguns fenómenos sociais.1 Já não se desenvolvem de forma intergeracional, mas ao nível do grupo de pares, em que a transmissão de valores marginaliza a família e muitas vezes não ocorre ou ocorre de diferentes maneiras. Esta transmissão é marcada pela nova condição antropológica de subjetividade, liberdade e aprendizagem por experimentação. Modalidades que relativizam o modelo tradicional, centrado na autoridade de quem transmite, e acentuam a seleção e a aquisição horizontal desses valores.

Vedi

Il compito missionario della famiglia nella iniziazione cristiana dei ragazzi. Un modello.   Intervento al congresso della Equipe Européene de Catéchèse: La famille entre éducation chrétienne et proposition de la foi, Madrid 31 maggio-5 giugno 2017.

vedi anche: la tache missionnaire de la famille
la tarea misionera de la familia

Il compito missionario della famiglia nella iniziazione cristiana dei ragazzi. Un modello

Il compito missionario della famiglia nella iniziazione cristiana dei ragazzi. Un modello.


Intervento al congresso della Equipe Européene de Catéchèse: La famille entre éducation chrétienne et proposition de la foi, Madrid 31 maggio-5 giugno 2017.

Anche in Italia come nei paesi di tradizione cristiana e di «cultura occidentale» i processi iniziatici e di socializzazione sono modificati da alcuni fenomeni sociali[1]. Non si sviluppano più in modo intergenerazionale, ma a livello del gruppo dei pari, per cui la trasmissione dei valori marginalizza la famiglia e spesso non avviene o avviene in modalità differenti. La trasmissione dei valori è segnata dalla nuova condizione antropologica di soggettività, libertà e apprendimento per sperimentazione. Modalità che relativizzano il modello tradizionale, centrato sull’autorità di chi trasmette, e accentua la selezione e l’acquisizione orizzontale degli stessi[2].

Tutto questo sfida il tradizionale modello di socializzazione e iniziazione religiosa che la Chiesa ha sperimentato da tempo. Tuttavia «sfidare» non significa necessariamente impedire o annullare ma piuttosto innovare nella continuità. In questo caso significa permanere nella impostazione iniziatica che prolunga la offerta formativa reinterpretando i sacramenti in prospettiva missionaria più che liturgica. D’altra parte Giovanni Paolo II ci ha insegnato a seguire le strade dell’uomo per svolgere la missione propria della Chiesa.

La mia proposta (e riflessione) riconosce la validità dei progetti e documenti catechistici che richiamano con insistenza il compito missionario in precedenza contestato e negato. Ma non si limita a indicare il compito nella prospettiva di socializzazione quasi solo come sostegno al lavoro che farà successivamente la catechesi ufficiale della parrocchia. Sarebbe una nuova stagione di formalismo religioso. La mia proposta persegue l’obiettivo di rendere gli adulti competenti nella responsabilità della trasmissione della fede in un contesto di espressione di libertà della religione-fede.

 

download compito della famiglia nella IC
download la tache missionnaire de la famille
download la tarea misionera de la familia

 

[1] M. Diana, Le nuove iniziazioni sociali, in Aa.Vv., Iniziazione cristiana per i nativi digitali. Orientamenti socio-pedagogici e catechistici, Paoline, Milano 2012, 39-61. Cf. Crisi delle strutture di iniziazione, in «Concilium», 15 (1979) 2.
[2] L. Meddi, Apprendere nella Chiesa oggi: verso nuove scelte di qualità, in Associazione Italiana dei Catecheti (AICa) – P. Zuppa (a cura di), Apprendere nella comunità cristiana. Come dare “ecclesialità” alla catechesi oggi?, Elledici, Torino 2012, 95-131.

 

Catechesi per e nella vita dei ragazzi

Catechesi per e nella vita dei ragazzi. Approccio formativo. Intervento di don Luciano Meddi al Convegno catechistico di Livorno, sabato 11 marzo 2017.

«Quali potrebbero essere le vie per una catechesi dei ragazzi che finalmente si “sganci” dalla sacramentalizzazione e diventi catechesi per la vita

Nella riflessione, nei documenti ecclesiali e nelle migliori esperienze catechistiche si individuano alcune innovazioni per una autentica iniziazione dei ragazzi: una nuova narrazione della fede che permetta una comunicazione significativa; un autentico accompagnamento o cammino di fede per far fare esperienza della vita cristiana, un coinvolgimento adeguato dei genitori e dell’intera comunità perchè la catechesi si realizzi in modo integrato con tutta la pastorale; una relazione educativa in empatia sia con i catechisti che tra i ragazzi; la costruzione di un vero luogo di apprendimento e di pratica comunitario.

Nel mio intervento sottolineo soprattutto che il cuore del tema è attivare la motivazione dei ragazzi stessi perch questa permette una vera trasformazione\ abilitazione e l’interiorizzazione-integrazione della proposta cristiana.per realizzare questo obiettivo sarà utile impostare la relazione educativa sul cammino di apprendimento della persona più che sul compito e attività del catechista. Una relazione educativa che sviluppi le dimensioni interiori dei ragazzi: il loro campo percettivo, emotivo, sociale, evolutivo, spirituale.

Slides

Riferimenti 

  1. S. Giusti, 0-19. La via della bellezza. Una proposta per l’Iniziazione Cristiana delle nuove generazioni, Paoline, Roma 2003.
  2. S. Giusti, Sentieri di pastorale giovanile. Generare giovani cristiani nella cultura del desiderio, Pharus Editore Librario, Livorno 2016.
  3. Conferenza Episcopale Toscana , L’iniziazione cristiana in Toscana. Come annunciare Cristo risorto alle nuove generazioni e quale percorso di risposta al dono della fede, proporgli? Documento degli Uffici Catechistici Diocesani., Edizioni Cooperativa Firenze 2000, Firenze 30 gennaio 2013.
  4. Meddi, Catechesi. Proposta e formazione della vita cristiana, EMP, Padova 2004, cc. 5.9.
  5. Meddi, Il cammino di fede. Riorganizzare la catechesi parrocchiale, Elledici, Torino 2016, cc. 4-5.

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