Annunciare la vita eterna

Annunciare la vita eterna. Prospettiva pastorale.
Intervento di don Luciano Meddi al Convegno del Centro Volontari della Sofferenza e Lega Sacerdotale Mariana «Credo la vita eterna, vita risorta». Roma 23 gennaio 2018

 

Introduzione

La sociologia religiosa ci fa sapere che esiste un elevato livello di incertezza sul destino finale. Questo vale anche per il campione dei “cattolici dichiarati”; anche nei praticanti gli incerti o non credenti sono il 40%, cioè quasi la metà di chi partecipa ad una liturgia (A. Castegnaro, Gli uomini d’oggi credono ancora nella vita eterna?, «CredereOggi », (2009) 172,5, 6-18). Le possibili Interpretazioni: una perdita irreparabile? Una secolarizzazione totale? Oppure una risorsa per l’annuncio? Una semplice ricerca su Google immagini, ma anche una ricerca su Amazon e lo stesso YouTube, ci aiuta a comprendere la pluralità delle interpretazioni.

Un dato culturale

Ma nella cultura il tema della vita eterna non sta scomparendo, si sta trasformando. Nella simbolica esso sta assumendo diverse interpretazioni: la ricerca della vita dell’eterno in noi e nel cosmo; il mistero del dono di Cristo; la vocazione all’unione universale; l’invocazione della presenza di Dio e del dono della sua energia… una ricerca interpretativa sempre presente nella chiesa, come ci ricorda l’immagine dell’incontro tra Dio e l’uomo di Michelangelo

Le possibili Interpretazioni

Fine del cristianesimo? Fine del linguaggio religioso «pre-scientifico»? Anche il magistero riconosce la necessità di ricomprendere il messaggio racchiuso nel XII articolo del credo apostolico: la situazione attuale è segno della necessità di un linguaggio nuovo per i «novissimi» (L.F. Ladaria; J.Ratzinger-Benedetto XVI; Papa Francesco).

Questo apre la porta alla possibilità di una interpretazione teologica più profonda e all’allargamento dei significati. Ne segnalo almeno tre: la Vita eterna come contenuto del «credo nello Spirito santo» nella interpretazione di Giovanni (spostare il XII articolo del credo?); La vita eterna come segreto della esistenza umana (principio divino in noi); Vita eterna per la rilettura dell’economia sacramentale; Vita eterna come vocazione e destino finale: la comunione con Dio

Il cuore di questo ampliamento è la duplice possibile collocazione di Art. XII «credo la vita eterna»: ri-collegato all’Art. VIII «credo nello Spirito santo» e separato da «credo la risurrezione della carne» di Art. XI

La vita dell’eterno in noi e nel cosmo

L’allargamento dei significati al dono della presenza di Dio in noi aiuta a comprendere meglio il senso del “credo nello Spirito Santo” (Credo apostolico, art. VIII). L’azione dello Spirito nella creazione; nella liberazione; nella profezia; nella vita di Gesù; nella vita di ciascuno; nella ricapitolazione finale

Ci fa comprendere le parole di Giovanni: 1,12 A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio; 7,37-38 «Chi ha sete venga a me e beva, chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno»; 19,30 «E, chinato il capo, consegnò lo spirito»; 20,22 « Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo». Ma anche le parole di Paolo ai Romani 5,5 «l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato».

Annunciare la vita eterna come nostra realizzazione

La comunione con l’energia divina ci permette di sviluppare la nostra vocazione umana. Permette l’iniziazione alla vita profonda, la spiritualità che è il cammino per il superamento della frattura originaria che ci impedisce di vivere autenticamente.

Ci permette di guarire le egoità spirituali, di sviluppare la vita nuova, di essere discepoli-missionari. Ci permette di sviluppare le energie spirituali dono della creazione: la contemplazione, la consapevolezza, l’unione con tutti gli uomini. La vita eterna quindi porta a compimento la creazione.

Annunciare la vocazione di comunione eterna

La Vita eterna è lo scopo del cammino di iniziazione; è il dono della purificazione totale; è il dono di fusione con Dio-Trinità; è la relazione intima e affettuosa con Dio-Trinità; è la possibilità di unione definitiva con l’umanità-fraternità.

Annunciare, responsabilità pastorale

La teologia e la pratica dell’evangelizzazione ha avuto una grande riconsiderazione nel XX secolo sintetizzata in diverse parole: Annuncio, comunicazione, trasmissione, proposta, nuova evangelizzazione, testimonianza, narrazione… Sottolineo alcune condizione di una evangelizzazione significativa

  1. Annunciare narrando gli effetti della fede nella propria persona
    Evangelizzazione sottolinea l’uso della narrazione biblica; ma anche che l’evangelizzatore racconta che cosa ha realizzato la parola viva di Dio in lui e attorno a lui. Il «racconto personale» diventa la via principale dell’annuncio
  2. Annunciare liberando il potenziale interpretativo della espressione tradizionale
    Il cambio culturale, la ricomprensione della dottrina della fede come realtà interiore della persona chiede di «decosificare» il linguaggio della speranza ultima per reinterprertarla come dono per la vita quotidiana
  3. Annunciare facendo scoprire la comunione mistica nella biografia delle persone
    L’annuncio è in realtà «dare parola» alla illuminazione profonda che lo Spirito dona continuamente. Per cui annunciare è far raccontare alle persone la loro esperienza di Dio
  4. Annunciare utilizzando nuovi simboli
    Anche nel tempo della predicazione, l’annuncio utilizzava il linguaggio simbolico: vite, tralci, pane, luce, etc… Oggi abbiamo nuovi simboli: energia, sensazione, relazione, corporalità, illuminazione, profondità. Alcuni vengono dalla cultura e dalle religioni
  5. Annunciare collegando le innovazioni culturali alla Eucaristia
    Sarà molto importante superare l’interpretazione dei sacramenti per il perdono dei peccati e ricomprenderli nella prospettiva della comunicazione del dono dello Spirito di Vita eterna.

Approfondimenti

L.F. Ladaria, Vie eternelle, Mathon G.-Baudry G.-M. (Edd.), Catholicisme, v. XV, Letouzey et Ané, Paris 2000, 1040-1049; Maschio, Credo. La resurrezione della carne, la vita eterna. Amen. Meditazioni patristiche su due articoli del Credo, Marcianum Press, Venezia 2007; La Vita eterna, «CredereOggi », 172 (2009) 5; A. Castegnaro, Gli uomini d’oggi credono ancora nella vita eterna?, «CredereOggi », 172 (2009) 5, 6-18; G. Cavagnoli, Annunciare e celebrare la vita eterna, «CredereOggi », 172 (2009) 5, 96-110; Z. Friz De Col Rossano, Iniziazione alla vita eterna – Respirare, trascendere e vivere, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012; L. Meddi, Vita eterna? Un tema da ripensare nella vita della comunità cristiana. Prospettive pastorali, C. Dotolo-G. Giorgio (a cura di), Credo la risurrezione della carne, la vita eterna, EDB, Bologna 2013, 299-335; J. Schelby Spong, Vita eterna, una nuova visione – Oltre la religione, il teismo, il cielo e l’inferno, Gabrielli Editori, San Pietro in Cariano 2017.

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2 commenti su “Annunciare la vita eterna”

  1. Rev. Don Francis Sibusiso ZULU

    Anchora una bella presentazione della tema di vita eterna. Bravo professore! Purtroppo sono in Sudafrica per sempre, lo compro’ per leggerlo di piu.

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