La catechesi a Roma. Appunti per una memoria

roma.sangiovanniLa catechesi a Roma negli anni ’80

A volte documentare il passato non è solo esercizio di memoria, magari per non far cadere nell’oblio il lavoro di molte e significative persone; a volte è utile per aprire strade nel futuro.

E’ il caso della attuale stagione di Nuova Evangelizzazione (o piena evangelizzazione seguendo Evangelii Gaudium di papa Francesco). Una stagione pastorale che si sviluppa su molti livelli. Tra questi la catechesi ha avuto sempre un ruolo particolare. Per il futuro del cristianesimo abbiamo bisogno di processi formativi coraggiosi, come quelli intrapresi negli anni ’80 e culminati nei documenti preparatori al Sinodo Romano. Forse allora troppo avveniristici – tanto che pur entusiasmando le assemblee pre-sinodali non se ne trovò traccia nel Libro del Sinodo – ma che oggi sembrano essere profetici e anticipatori del rinnovamento parrocchiale.

La breve memoria che segue – perchè non si possa dire o scrivere che furono dieci anni passati nel nulla – ha lo scopo proprio di riallacciare le file delle esperienze e dare nuovo slancio e speranza ai parroci.

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Alla fine degli anni 70 divenne chiaro che la catechesi della diocesi avesse bisogno di un rilancio della prospettiva di evangelizzazione introdotta da Evangelizzazione e sacramenti nel 1973. Questo documento chiedeva di superare la catechesi per la dottrina cristiana realizzando una catechesi permanente e facendo dei momenti di richiesta dei sacramenti una occasione, una risorsa preziosa, per la pastorale missionaria.

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